I casi più famosi di Insider trading italiani e stranieri

L’Insider trading è un problema molto noto a chi ha a che fare con il trading on line, infatti lo scambio illecito di informazioni è un reato punito dalla legge che si oppone alla corruzione.

Vi sono stati diversi casi al mondo di insider trading, ecco alcuni tra i casi più famosi e noti a livello interazionale, che hanno fatto molto discutere sui valori legati al mondo finanziario, come: iniquità, ingiustizie sociali, etica finanziaria e corruzione.

 

Alcuni casi internazionali di insider trading

 

1. Senatore Felix Bautista

Uno dei casi più chiacchierati della storia è senza dubbio quello del senatore della Repubblica Dominicana, Felix Bautista: si tratta del politico dominicano accusato nei primi anni ’90, di corruzione, riciclaggio di denaro, prevaricazione ed abuso di potere.

Felix Bautista si sarebbe arricchito tramite fondi pubblici, approfittando del suo ruolo politico.

Un’indagine condotta dalla Corte Suprema dominicana ha rivelato che Bautista controllava una rete di 35 aziende utilizzate per ottenere appalti pubblici in modo fraudolento, tramite cui riusciva a subappaltare tali opere ad imprese straniere, andando quindi ad aumentare i costi e garantendosi dunque cospicui introiti milionari.

 

2. Petrobras: compagnia petrolifera di Stato brasiliana

Un altro caso che ha fatto scandalo nel mondo della finanza, è quello della compagnia petrolifera di Stato brasiliana Petrobras.

Corruzione, tangenti, riciclaggio di denaro per un valore stimato di più di 2 miliardi di dollari, coinvolgendo più di 50 politici e 18 aziende.

Molti dirigenti statali sono stati accusati di aver gonfiato gli appalti facendo convogliare i fondi nelle casse di alcuni partiti come il Partito dei Lavoratori e il Partito del Movimento Democratico Brasiliano.

In seguito a tutto ciò, João Vaccari, ex tesoriere del partito di governo, ha avuto la condanna di 15 anni di galera, mentre Renato Duque, che fu a capo proprio di Petrobras, è stato condannato 20 anni per corruzione.

Altri politici accusati a vario titolo di corruzione sono Fernando Collor de Mello e il presidente della Camera dei Deputati, Eduardo Cunha che hanno provocato la perdita di decine di milioni di posti di lavoro.

 

3. L’ex presidente dell’Ucraina: Viktor Yanukovich

Un altro nome importante nell’ambito della corruzione finanziaria, è quello di Viktor Yanukovich, ex presidente dell’Ucraina che si sarebbe appropriato di milioni di dollari pubblici fuggendo poi in Russia.

Ai tempi della sua presidenza, oltre allo stipendio ufficiale equivalente a 700 dollari al mese, Yanukovich riusciva a mantenere uno stile di vita molto ma molto lussuoso.

Le malefatte finanziarie sarebbero iniziate con l’acquisto senza gara della società Mezhyhirya, nel Donbass, mandata poi in bancarotta e acquistata dalla società Tantalit facente capo a Serhiy Kluyev, parlamentare attualmente che è stato messo sotto inchiesta e che è poi fuggito.

L’azienda del Donbass era usata oltre che per operazioni di riciclaggio, anche per stanziare milioni di fondi pubblici per monitorare l’uso dei media.

 

4. FIFA: Joseph Blatter a Michel Platini

Lo scandalo FIFA è un altro caso da non sottovalutare. I vertici della FIFA, da Joseph Blatter a Michel Platini, sono stati accusati di essersi appropriati di vari milioni con l’assegnazione di manifestazioni calcistiche internazionali.

Sono stati confermati 81 casi di corruzione e riciclaggio di denaro da parte del Federal Bureau of Investigation (FBI), che ha fatto sapere come in passato i funzionari FIFA siano riusciti ad arricchirsi a scapito di giocatori e tifosi.

Il 27 maggio 2015, con il blitz di Zurigo che si è concluso con l’arresto di diversi dirigenti FIFA, il calcio ha visto cambiare la propria immagine, risultando come lo sport basato su un sistema corrotto.

 

Alcuni casi Italiani di insider trading

 

1. Paolo Cason e R. R. (Nome inserito in forma anonima su richiesta del legale rappresentante)

Tra i casi italiani, vi sono Paolo Cason e R. R., sanzionati dalla Consob per insider trading. Le sanzioni destinate a loro sono state di 4,9 milioni complessivi, infatti, la Consob si è avvalsa anche del diritto di confiscare i mezzi con cui è stato realizzato l’ abuso, ovvero il denaro.

Se Cason, ha fatto un uso scorretto di informazioni privilegiate sulle due opa Sirti, realizzando l’ affare in proprio tramite una struttura estera, R. R. ha fatto discutere di sé in modo alquanto diverso.

R.R. ha invece sfruttato il suo lavoro di senior partner della Deloitte, ovvero la stessa società di consulenza che aveva ricevuto l’ incarico di svolgere la due diligence nell’ambito del progetto di opa su Marazzi.
L’azienda Deloitte è stata più volte interrogata dalla Consob, risultando del tutto estranea alle azioni del suo suo senior partner che è stato allontanato dalla società nella metà del 2009, ovvero dopo che è stata dimostrata, durante l’inchiesta, l’elusione dei sistemi di controllo interni dell’azienda stessa.

 

2. Banca Popolare di Milano

La Banca Popolare di Milano (BPM) negli ultimi 2 anni è stata 2 volte al centro delle cronache per 2 casi di sospetto Insider Trading.

Prima quando nel 2011 la Consob e un PM milanese (Pellicano) hanno avviato un inchiesta per verificare se la fuga di notizie relativa all’ispezione di Bankitalia potesse o meno essere considerata Insider Trading.

Poi nel 2015 una nuova indagine per capire se sono state sfruttare informazione di carattere privilegiato per muovere capitali in borsa con lo scopo di trarre dei vantaggi economici legati all’annuncio delle riforma bancaria sulle banche popolari proposta dal governo. Si sono visti dei netti movimenti di capitali alquanto sospetti in termini di volumi.

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