Guadagni del trading e dichiarazione dei redditi – Guida

Una domanda che ci viene spesso posta da amici, conoscenti e da chi si vuole avvicinare al mondo del Trading è se i guadagni derivanti dal Trading Online vadano o meno inseriti all’interno della dichiarazione dei redditi e a quale tassazione siano soggetti.

Spesso i nuovi arrivati non si pongono questa domanda, pensando che gli utili derivanti dal Trading Online non siano soggetti a nessun tipo di tassazione e che non debbano essere dichiarati, ma purtroppo si sbagliano, le tasse sugli utili vanno sempre pagate.

Ci sono però 2 diverse modalità di pagamento:

  1. Tassazione a regime sostitutivo
  2. Tassazione a regime dichiarativo

 

Tassazione in regime sostitutivo

Con questa tipologia di tassazione sarà il broker online che state utilizzando a versare le tasse al posto vostro, agendo come sostituto d’imposta e pagando il 26% di tasse sugli utili che avete ottenuto durante l’anno fiscale.
Questa modalità può essere utilizzata solo se state utilizzando un broker con sede fisica in Italia.

I broker che permettono il regime sostitutivo vi accrediteranno il guadagno al netto delle tasse che verseranno loro al vostro posto.

 

Tassazione in regime dichiarativo

Con questa tipologia di tassazione dovrete provvedere voi a dichiarare gli utili nella dichiarazione dei redditi e a pagarne le tasse, che anche in questo caso saranno pari al 26% degli utili ottenuti durante l’anno fiscale.

Se avete scelto di essere voi a dichiarare gli utili derivanti dalle operazioni di Trading online, li dovrete inserire all’interno della dichiarazioni dei redditi, nel quadro RT alla voce “altri redditi diversi di natura finanziaria“.

Il Quadro RT si compone di svariate sezioni, ma non preoccupatevi di doverle conoscere tutte, sarà il vostro commercialista ad occuparsene, compilando la parte con tassazione pari al 26%.

Dichiarazione F24 - Altri redditi di natura finanziaria al 26%

(altri redditi di natura finanziaria, con tassazione al 26%)

 

A quanto ammontano le tasse da pagare?

Le tasse che dovrete pagare sono sempre pari al 26% dell’utile ottenuto, percentuale stabilita dalla legge 89/2014.
Il calcolo degli utili però non è immediato, in quanto bisognerà calcolare plusvalenze e minusvalenze.

In generale l’aliquota del 26% viene applicata alla plusvalenza totale registrata, che va ottenuta:

  • sommando il profitto delle varie compravendite (plusvalenze e minusvalenze)
  • sommando i dividendi ottenuti
  • calcolando la differenza tra interessi attivi e passivi

 

Conclusioni

In generale l’importante è che sappiate che i redditi di natura finanziaria vengono tassati al 26%, che la tassazione viene effettuata sul calcolo degli utili (dopo un conteggio che include plus e minusvalenze) e che vanno sempre dichiarati, inserendoli nella vostra dichiarazione dei redditi, nel caso utilizziate una tassazione in regime dichiarativo.

Sia che siate voi a pagare le tasse sugli utili nel caso del regime dichiarativo, sia che sia il broker nel caso del regime sostitutivo, i vostri guadagni saranno identici.
Nel primo caso dovrete semplicemente richiedere al vostro broker o alla vostra banca la propria posizione e poi fornirla al vostro commercialista, mentre nel secondo caso non dovrete fare nessuna operazione.

Se operate in più broker o con più conti titoli potrebbe servire un ulteriore operazione di compensazione delle diverse minusvalenze ottenute nei diversi broker o banche, ma anche questa sarà un operazione che potrete richiedere al vostro commercialista o al vostro consulente finanziario.

Trading Online: dichiarazione dei redditi e tasse da pagare

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3 Comments
  1. Patrizia

    04/02/2017 at 1:24 pm

    Finalmente un po’ di chiarezza in un settore che spesso è decisamente troppo complesso. Persino il mio commercialista non era riuscito ad essere chiaro, voi si. Grazie mille

    • Lo Staff di DoveFareTrading.it

      04/02/2017 at 1:26 pm

      Grazie Patrizia, ci fa molto piacere

  2. Giuseppe

    25/09/2020 at 12:29 pm

    Ottimo articolo,complimenti
    Una domanda: qualora le plusvalenze da trading on line vengano fatte tramite un broker che non ricada nella giurisdizione europea, come ci si deve comportare?
    Grazie.

    Saluti,
    Giuseppe

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